Roma. Diciottesimo attacco alla sede Pro Vita e Famiglia

(da Antonio Brandi) E accaduto ancora. Un nuovo attacco alla sede nazionale di Pro Vita & Famiglia a Roma. È il diciottesimo in 4 anni.
Siamo l’associazione più attaccata d’Italia. Militanti del Partito Democratico e della CGIL hanno preso di mira la nostra sede lanciando uova e urlando cori offensivi mentre si univano al corteo per la causa palestinese. Mi chiedo: ma che cosa c’entra? Che coerenza c’è? Uova e insulti. Il gruppo era diretto alla manifestazione in solidarietà col popolo di Gaza. Una strumentalizzazione. Questo è il diciottesimo episodio di aggressione, anche con danni materiali, alla nostra sede che subiamo in quattro anni. Il diciottesimo attacco. Stiamo diventando cittadini di serie B? I nostri diritti fondamentali - opinione, espressione, manifestazione - sono sotto attacco. Perché? Perché difendiamo l’essere umano dal concepimento all’ultimo respiro. Perché mettiamo al centro la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna. Perché chiediamo libertà educativa per i genitori contro le ingerenze ideologiche. Tra pochi giorni sarà passato un mese dall’omicidio di Charlie Kirk in America. Un uomo ucciso perché difendeva con passione e coraggio anche i nostri valori. La petizione che abbiamo lanciato per onorare la sua memoria ha superato le 20.000 firme in pochi giorni. È il momento di dire basta. I Militanti del Pd e della Cgil hanno lanciato uova e intonato cori pieni di insulti di fronte alla sede di Pro Vita & Famiglia, è il 18° attacco in 4 anni( Antonio Brandi, Presidente Pro Vita & Famiglia)

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