(Caserta24ore) Volturara Appula è un comune di 510 abitanti della provincia di Foggia in Puglia, il suo nome deriva da Vulturariam, dal latino vultur, ossia avvoltoio, con l'aggiunta del suffisso -aria. Fa parte della Comunità Montana dei Monti Dauni Settentrionali. Il suo territorio è caratterizzato da diverse fonti oligominerali ed è costantemente agitato dai venti di libeccio, per questo il toponimo potrebbe anche derivare da Vultur, antico nome di questo vento. Secondo alcune fonti storiche Volturara fu fondata intorno al 50 a.C., con il nome di Uluria, dagli Uluri, che successivamente vennero sottomessi dagli Apuli prima che facessero parte dell’impero romano.
A testimonianza della presenza di questo popolo, nella zona meridionale dall'abitato sono presenti piccole grotte denominate i rutt, che furono dei rifugi per gli abitanti del luogo, fino a quando gli Apuli, distrutte le mura di protezione, li sottomisero; sorgeva su un terreno di natura vulcanica, motivo per cui gli Apuli imposero alla località il nome di Vulcanara, poi modificato in Voltorara prima e Volturara poi, con l'aggiunta di Appula. Gli Apuli si allearono con i romani per sconfiggere i Sanniti. E' stata sede vescovile dal 969 al 1818, come si evince dalle iscrizioni e i bassorilievi murati negli edifici della piazza principale, governata dai vescovi locali finché non ne divennero feudatari i Caracciolo, che edificarono il Palazzo Ducale sulle rovine dell'antico fortilizio.
La città fu retta da Paolo Da Molisio, la cui figlia Giovanna portò l'abitato in dote ad Alberigo Carafa al quale in seguito fu sottratto per essere restituito al demanio nel 1532, quando Carlo V concesse la città a Ferrante Gonzaga. Negli anni a seguire fu un continuo susseguirsi di proprietari: da Ferrante Gonzaga passò più volte di mano.
A Volturara Appula si insediò una comunità valdese nel XV secolo, che ha vissuto in un rapporto di interazione con le popolazioni locali ma è stata soggetta a persecuzioni e repressioni, culminate nella metà del XVI secolo con l'avvento dell'Inquisizione. I valdesi riuscirono a integrarsi e a mantenere buoni rapporti con le popolazioni autoctone e con i feudatari locali. Con l'età moderna e l'intensificarsi della Riforma protestante, però la situazione cambiò. La Chiesa cattolica rafforzò il suo apparato inquisitorio e tra il 1560 e il 1563 si verificò una repressione contro i valdesi in Calabria e in Puglia. I valdesi subirono persecuzioni, ma la loro storia nell'Alta Valle del Fortore, dove Volturara Appula è situata, è stata significativa ed è stata oggetto di studi e pubblicazioni. Volturara Appula testimonia un periodo di convivenza e successivamente di conflitto religioso e repressione che ha segnato la storia del territorio pugliese per sempre. In occasione della festa di San Luca il 18 Ottobre si terrà come di consueto la sagra dell'anguilla di Lesina una tradizione centenaria che attira moltissimi visitatori anche dei paese limitrofi. Nello stesso giorno la sagra si terrà anche a Sezze in provincia di Latina e si svolgerà in ricordo del passaggio in città di San Luca evangelista insieme a San Paolo durante la sua predicazione .
(A cura di Maria Grazia Capanna)
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