Benevento. Un pensiero per Gaza manifestazione “Eternità"

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La manifestazione “Eternità”, andata in scena sabato e domenica scorsa è stata un grande successo. Alla sua 6esta edizione, l’evento che nasce da un progetto a cura di Carmen Castiello, si è tenuto nell’Area Archeologica del Teatro Romano di Benevento, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, la manifestazione culturale promossa dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea e coordinata per l’Italia dal Ministero della Cultura. Il tema di quest’anno è stato dedicato alla “Coreografia dell’assenza” e si è sviluppato nel ritmo naturale del tempo. Dal tramonto alla notte fino all’alba la danza, la musica e la poesia hanno trasportato il pubblico in un viaggio nella bellezza della natura e della storia. Come ha dichiarato Carmen Castiello, ideatrice della manifestazione: “Portare in scena Eternità è stata un’esperienza intensa e profondamente umana. Questo spettacolo ci ha permesso di riflettere sul tempo, sulla memoria e sul legame che ciascuno di noi ha con ciò che resta al di là della vita quotidiana. Volevamo offrire al pubblico non solo una rappresentazione, ma un viaggio emotivo, capace di lasciare domande e sensazioni anche dopo la fine della performance. Inoltre, la Castiello ha sottolineato - Il calore e l’attenzione del pubblico che hanno amplificato le emozioni realizzando la vera magia. Perché è questa condivisione la vera essenza del teatro. – Conclude Castiello - Eternità non è solo uno spettacolo, ma un invito a guardare dentro di sé e a ritrovarsi. Abbiamo cercato di dare forma a un paradosso: l’assenza che si fa presenza. Ogni vuoto, ogni silenzio, ogni mancanza sul palco non era un’assenza da colmare, ma uno spazio da abitare, capace di generare ascolto e significato. Ringrazio ogni donna e ogni uomo che ha vissuto con noi questo viaggio meraviglioso”. 2 / 2 Sul palco, nella prima parte, il concerto narrativo “Avrò Cura di Te”, nel ricordo di Adele Zottil antropologa e mediatrice interculturale. La performance è stata realizzata in collaborazione con “Casa di Suoni e Racconti” e ha visto in scena la straordinaria voce di Elisa Zedda con il magico suono della chitarra di Andrea Congia e le eleganti danzatrici del centro studi Carmen Castiello. Lo scorrere del tempo inesorabile ma affascinante è stato poi scandito dall’Orchestra del Liceo Musicale Guacci diretta da Debora Capitanio, che ha accompagnato la magica voce di Carlotta Pinto. La musica ha trasportato gli spettatori nel quadro notturno, dove le attrici: Miriana Viele, nel ruolo di Oriana Fallaci e Maria Rosaria Preziosi nei panni di Nilde Iotti, hanno interpretato con grande trasporto i personaggi realizzati dalla scrittura di Alda Parrella e la regia di Linda Ocone, accompagnate dalle allieve del Centro Studi Castiello. L’ultimo atto, al sorgere del sole, ha visto le danzatrici nel Bolero di Ravel. La coreografia di Odette Marucci è riuscita a costruire l’immagine di un mondo raccontato da Renè Magritte, “in cui ogni volto è coperto, ogni persona bendata, incapace di vedere e forse anche di capire. Magritte ci ricorda che tutte le persone sono potenzialmente parte di una società senza volto, cieca alle sfumature del mondo. Ma c’è sempre speranza per poter trovare il coraggio di vedere, sentire, danzare su una musica diversa. Perché al di là della ripetizione, del ritmo incessante che appare sempre uguale, esiste una melodia più profonda, una verità che libera dal conformismo. È il viaggio verso la consapevolezza, verso la libertà di essere e di vedere.” Infine, Ferdinando Creta, già direttore del Teatro Romano di Benevento, a conclusione della manifestazione ha ribadito l’impegno profuso da tutti i partecipanti all’evento che hanno lavorato per un unico fine: “garantire una grande emozione in luogo straordinario attraverso la passione e l’abnegazione di ciascuno e in particolare della curatrice del progetto”. Le foto sono di Ernesto Pietrantonio. Ufficio Stampa: Lella Preziosi (3495605605)

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