21 luglio, San Lorenzo di Brindisi e lo storico cappuccino Frate Ilario di Teano

( di Paolo Mesolella) TEANO C’è un frate cappuccino di Teano che oggi non possiamo non ricordare: è Padre Ilario (al secolo Leopoldo Palmieri), vanto dell’Ordine Cappuccino
del quale fu anche storico, Provinciale, missionario e redattore della rivista missionaria “Il Massaia” a Roma. Padre Ilario, nato nella frazione di Casi, tra le tante pubblicazioni che scrisse il 25 marzo1953, nella tipografia D’Amico a Teano, pubblicò la biografia di San Lorenzo da Brindisi. Anche lui frate ed anche lui vanto dell’ordine Cappuccino. L’imprimatum Theani, die XIV Martiis 1953, porta la firma di mons. Giacomo Palombella, Episcopus di Calven et Theanen. Padre Ilario aveva già pubblicato due edizioni di una biografia di San Franceso (“Il più italiano tra i santi”, Edizioni Ferrari Roma), San Lorenzo nato a Brindisi nel 1559, si chiamava Giulio Cesare ed era un bambino prodigio: a sei anni tenne una predica nella cattedrale di Brindisi. Rimasto orfano di padre, a 16 anni si trasferì con la madre a Venezia e poi a Verona e studiò presso l’Università di Padova. Senza spada ma con una Croce di legno, come cappellano di Filippo di Lorena, condottiero dell’esercito cristiano, si era posto l’obiettivo di frenare l’avanzata turca in Ungheria partecipando alla battaglia di Albareale.
Aveva una cultura straordinaria e parlava diverse lingue, tra cui il latino, il greco e l’ebraico, Fu Provinciale dei Cappuccini della Toscana, di Venezia, di Genova, della Svizzera; commissario nel Tirolo e in Baviera. Al servizio dei Papi Clemente VIII e Paolo V fu inviato come ambasciatore di pace in Ungheria, in Boemia, in Belgio, in Svizzera, in Germania, in Francia, in Spagna, in Portogallo. Morì il 22 luglio 1619. Papa Giovanni XXIII, nel 1959 gli diede il titolo di Dottore della chiesa. Padre Ilario di Teano, invece, si chiamava Leopoldo Palmieri e assunse da religioso il nome di Ilario. Nacque a Casi di Teano il 21 febbraio 1887 ed entrò nell’ordine cappuccino a Morcone, il 2 febbraio 1904. A moncone fu anche ordinato sacerdote il 28 gennaio 1912. Morì nel convento di Isernia, il 3 aprile 1975. Sono numerosi gli incarichi assunti nell’Ordine dei Frati Francescani Cappuccini: fu Presidente a Campobasso nel 1919; a Tora, 1950-1953; fu Guardiano a Serracapriola, negli anni 1941-1944, 1944-1947, 1953-1956. Fu redattore del “Il Massaia” a Roma dal 1931 al 1941. Fu scrittore e predicatore. Frate Ilario ebbe un’innata propensione per la ricerca e la pubblicistica, per le quali si meritò la stima dei superiori, che gli permisero di dare alle stampe numerose opere e di prestare a lungo e fuori provincia, a Roma, la sua collaborazione alla rivista missionaria “Il Massaia” in qualità di redattore. Pubblicò i seguenti libri: S. Antonio di Padova, Roma 1930; S. Antonio di Padova, Cantore di Maria, Tivoli 1931; S. Giuseppe da Leonessa, Torino Lice 1936; Spiegazioni evangeliche, Campobasso Colitti 1934; Le tre ore di agonia del Redentore, Campobasso Colitti 1939; Il convento e la chiesa di Maria Santissima delle Grazie in Serracapriola, Campobasso Di Nunzio e Santorello 1946; S. Lorenzo da Brindisi, Teano D’Amico 1953; Il più italiano tra i santi: San Francesco d’Assisi, Terza edizione, Isernia 1963; I miei fiorellini (Poesie), Isernia 1964; Il Cardinale Gennaro Granito Pignatelli di Belmonte. Seconda edizione, Isernia 1966. Per approfondire la figura di Pardre Ilario si rimanda all’articolo “In morte del p. Ilario da Teano”, pubblicato su Amico del Terziario, anno L n. 5/6, Foggia 1975, 21.

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