SPARANISE Ci ha lasciati il prof. Francesco D’Angelo del Foscolo, docente straordinario di Economia Aziendale.
(di Paolo Mesolella) TEANO Ci siamo sentiti tre settimane fa con una chiacchierata a telefono di un’ora. “Parto – alla fine mi disse – , me ne vado in ospedale per una radiografia. A scuola tornerò dopo gli accertamenti… Magari ci rivedremo per la fine dell'anno scolastico. Ho i ragazzi di quinta e vorrei accompagnarli all’esame”. Ma il prof. Francesco D’Angelo, stimato professore di Economia Aziendale presso la Ragioneria dell’istituto “Ugo Foscolo” di Sparanise, ieri, 11 giugno, ci ha lasciati. Non so chi a Sparanise, a Teano, al Marconi di Vairano, dove completava il suo orario di servizio, a Torre Annunziata dove abitava, a Castellammare di Stabia e ad Ercolano, dove ha insegnato, non ne conosca il nome, la semplicità, la discrezione, l’altruismo, la bontà, la preparazione. E’ arrivato al Foscolo di Sparanise dall’Istituto Vitruvio Marco Pollione di Castellammare di Stabia, tre anni fa e vi è rimasto come docente di Economia aziendale nelle classi della Ragioneria (Amministrazione Finanze e Marketing) fino a qualche settimana fa, quando per motivi di salute ha dovuto lasciare momentaneamente l’insegnamento. Prima aveva insegnato all’Istituto “Giancarlo Siani” di Casalnuovo di Napoli, all’Istituto Tecnico “Pacioli” di Napoli, all’Istituto Professionale “Adriano Tilgher “ di Ercolano. Ma amava il Foscolo, dove era entrato di ruolo e Sparanise dove dal prossimo anno aveva deciso di trasferirsi e stava comprando una casa. A Sparanise aveva vari motivi per rimanere: l’insegnamento, il volontariato, una vita tranquilla, lontano dalla confusione della sua città. Fino a questa mattina, quando ci ha lasciati dopo una brevissima malattia a soli 56 anni. Sono cose che possono capitare a chiunque: partire, ammalarsi e non tornare più, magari morire. Ma la morte del prof. Francesco D’Angelo ci ha turbati. E’ il destino dei grandi spiriti quello di lasciare un vuoto incolmabile e poche parole. Appariva davanti agli occhi con un sorriso, sereno, un saluto e poi spariva. Noi che l’abbiamo conosciuto, così disponibile, così preparato, così umano, facciamo fatica a ritornare indietro nel tempo. Succede per le persone care: non sappiamo da dove cominciare per parlarne. Ma Dio ha permesso che il prof. Francesco D’Angelo in questi anni diventasse per tutti i suoi alunni e i suoi colleghi professori del Foscolo di Teano e Sparanise, un modello di vita e di insegnamento. Con la scomparsa del prof. D’Angelo la città di Sparanise e il Foscolo, non hanno perso solo un bravissimo insegnante, ma un uomo che rimane indimenticabile a chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. Chi l’ha conosciuto infatti sa che il suo unico obiettivo era quello di tessere rapporti umani, ricucire strappi; sa che era buono, accomodante, discreto e sapeva leggerti dentro e consigliarti. I tantissimi amici e alunni e conoscenti che gli sono stati vicino in questo difficile momento della sua vita ne sono la più sincera testimonianza. Un giorno mi parlò della sua fidanzata, anche lei docente ed anche lei prematuramente scomparsa giovanissima, a causa di un tumore, ad un mese dal matrimonio. Una tragedia che aveva sconvolto a sua vita e lui non aveva voluto più sposarsi. Ora sarà con lei, ma anche con la prof.ssa Lucia Piscitelli, la prof.ssa Annunziata Piccirillo, la prof.ssa Augusta Mancini, il prof. Antonio Migliozzi e gli altri docenti che hanno lasciato prematuramente il Foscolo, al cospetto di Dio a parlare di noi e di quanti gli volevano bene.
Mi sorprende piacevolmente leggere bene dei docenti anche dopo morti.
RispondiEliminaSoprattutto dopo
RispondiEliminaUn bellissimo articolo. Mio Giglio Umberto aveva conosciuto il Prof. D'Angelo durante la gita in Spagna lo scorso anno scolastico: una persona straordinaria! Che Dio lo abbia in gloria
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