(di Luigi Sparanica).
Verso la fine dei tempi, sviluppammo a tal punto l’intelligenza da riuscire a vedere ciò che nessun uomo aveva mai visto in tutta la storia dell’umanità: vedere oltre la morte.
Con la fine del tempo, il futuro cessò di esistere e fummo liberi di vedere gli eventi passati. Solo due di noi furono però in grado di intervenire nel tempo.
Il primo scelse un’epoca in cui l’uomo iniziava a mettere in pratica la propria sapienza. Prese con sé una donna e avvantaggiò la propria stirpe influenzando gli uomini che quietamente stavano vivendo il loro tempo. Chiamò “lavoro” la fatica, misurò il tempo umano e rese gli uomini schiavi del denaro.
Il secondo non approvò ciò che aveva fatto il primo. Così, in un’epoca successiva, scese tra gli uomini per far loro comprendere ciò che stava accadendo.
Gli uomini non capirono subito il suo messaggio, ma poi iniziarono a contare i giorni: a partire dalla sua venuta fino all'epoca in cui riuscirono a vedere oltre la morte.
E allora Lui ritornò per riportarli in quel dove erano venuti: su un altro mondo senza tempo.
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