Capua. Al Circolo dei Lettori l’interessante libro di Guido Parisi: ENTANGLEMENT

(di Paolo Mesolella) CAPUA Questa sera alle ore 18, al Circolo dei Lettori di Capua, in Corso Priorato di Malta, 88, sarà presentato il bel romanzo "ENTANGLEMENT",
surreale ma non troppo, Pathos Edizioni, Torino del prof. Guido Parisi. I Disegni che impreziosiscono il testo sono di Jurga Daugmaudytė. Alla presentazione con l’autore interverranno il prof. Luigi Coppolino, docente di sistemi di elaborazione delle informazioni presso l'università di Napoli Parthenope, Coordinatore del Corso di Studi in Ingegneria e Scienze informatiche per la Cyber Security. La presentazione sarà preceduta da una breve nota del Dirigente Scolastico Professor Paolo Mesolella, che scrive nell'introduzione:”Il libro è un elogio all’ imperfezione. Audinga, la protagonista, è una ragazza 17 enne sordomuta e come spesso accade per i disabili, ha una sensibilità straordinaria per la musica , la spiritualità, l’amore, il volontariato. Trascorre diverse ore al giorno con i disabili de “Il giardino degli angeli”. La sua disabilità, accentuata dal confronto quotidiano con la normalità del fratello, diventa il motivo dominante del racconto che evidenzia la straordinaria sensibilità dell’adolescente, il suo talento musicale, la sua propensione al misticismo e la sua attività di volontariato: aiuta il povero disabile Roberto. A volte ha degli improvvisi rapimenti, si assenta, sembra non far più parte della realtà che la circonda. I tratti del suo volto si addolciscono più di quanto già siano e chi la osserva. Vive una forma di spiritualità che l’allontana e la isola da tutti e da tutto. Audinga fa fa pensare a quei bambini disabili, orfani e soli per diverse ragioni. Bambini indifesi, senza alcun affetto, senza nessuno che rimbocchi loro una coperta quando fa freddo, spesso digiuni e sporchi perché nessuno si cura di loro, o sfruttati che chiedono l’elemosina agli angoli delle strade. Audinga sa di avere degli occhi belli e un corpo che molte sue amiche le invidiano, ma è sorda, e allora pensa che il desiderio che hanno gli uomini di lei incomincia e finisce nel suo corpo. Al Giardino degli Angeli si sente realizzata. Lo sente nell’aiuto che può dare a chi era stato più sfortunato di lei. Il romanzo, però oltre a farci conoscere Audinga, ci racconta anche la la vita di una scolaresca di 17 studenti che frequentano l’ultimo anno di una scuola superiore. Un anno importante che diventa emblema di grandi cambiamenti: le novità scolastiche, la ricerca difficile del lavoro dopo la scuola, le conquiste tecnologiche, le comunicazioni, le guerre, le regole dell’etica e la tecnologia quantistica che ha aperto nuovi orizzonti e ci ha posto di fronte alla possibilità di un incontro tra scienza e spiritualità. La fisica quantistica, spiega l’autore, penetra il mondo invisibile delle particelle, un mondo che richiama quello nostro interiore. Un bel romanzo quindi dedicato alla scuola, agli studenti e soprattutto ai docenti. Scrive Parisi: “Dopo una vita trascorsa a dedicarmi all’insegnamento in scuole di mezzo mondo l’idea di scrivere e descrivere ciò che in parte caratterizza quel percorso adolescenziale che è anche il periodo più importante per la formazione di una persona, sia dal punto di vista psicologico che culturale, ha fugato in me ogni dubbio sulla volontà di doverlo fare. Un compito da ritenere come fase conclusiva della mia carriera e della mia vita il cui taccuino è pieno di note riguardanti tutto quello che correda il difficile rapporto tra insegnanti e studenti e tra scuola e la società. Perché la scuola è forse il mondo in cui lo smarrimento si fa più tangibile e che somatizza nel processo di formazione le conseguenze dei traumi che gli sconvolgimenti causano, quali i disturbi della personalità, la demotivazione, lo scoramento, l’incertezza del futuro.. Nuove forme di malessere stanno per diventare un temibile cancro che aggredisce in modo subdolo i nostri ragazzi: stress, ansia, mancanza di autostima, irritabilità, sintomi depressivi, indebolimento e annullamento del pensiero critico. Poi c’è quel male peggiore di tutti che è l’incomunicabilità”. Raccomandazioni che l’autore ricorda a sé stesso e a tutti gli educatori. Guido Parisi è nato a Sparanise. Dopo la laurea in Lingue e letterature straniere presso l’Università Orientale di Napoli ha intrapreso la carriera di insegante di Inglese nelle scuole italiane e quella di Lettore di Italiano in numerose università straniere: da Vilnius a Kaunas, da Ottawa a Turku a Katovice. Si è occupato anche di teatro psicopedagogico, quale strumento per l’insegnamento dell’italiano come L2. E’ stato fondatore del Comitato Società Dante Alighieri a Vilnius e a Katowice in Polonia.

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