Teano/ Sparanise Al Foscolo un viaggio premio di tre giorni per 60 alunni meritevoli delle classi prime. Con visita a Padula, Pertosa, Paestum, Vietri e Salerno
(Caserta24ore) TEANO/ SPARANISE Da domani 26 marzo fino al 29 marzo prossimo, anche grazie ai fondi regionali per incentivare il turismo in Campania e premiare gli alunni meritevoli, si terrà un viaggio di tre giorni a Padula, Pertosa, Paestum, Valle del Diano e Salerno per le classi Prime. Cinquanta alunni, selezionati tra i più bravi, parteciperanno al Viaggio delle eccellenze. Non solo viaggi in Italia e all’estero per tutti quindi ma anche e soprattutto per chi se li merita, grazie allo studio e al buon comportamento. Un viaggio per gli alunni che hanno raggiunto la media dell’otto, a partire dalle classi prime. In programma; Mercoledì 26 marzo, alle ore 7 , la partenza in Bus Granturismo da Teano per Padula, per la visita alla città e alla Certosa. Giovedì 27 marzo, visita guidata dell’area archeologica di Paestum e nel pomeriggio visita a Vietri sul mare e alle sue botteghe di ceramica. Venerdì 28 marzo poi è prevista la visita alla città Salerno: al Duomo di Gregorio VII, al Castello di Arechi, alla casa del poeta Alfonso Gatto e alla spiaggia dove sbarcarono le truppe Alleate al termine della seconda guerra mondiale. Sarà quindi un Viaggio premio dove si alterneranno spunti letterari, religiosi, storici e artistici. “La gita didattica, spiega il preside Mesolella, deve diventare un premio per lo studente che studia e si comporta bene. Chi si è distinto ed ha già acquisite le soft skills di comportamento sociale, le buone maniere, potrà avanzare per un ulteriore gradino di socializzazione. In questo modo il voto di condotta, lo studio, ritornano ad avere un loro significato. Il viaggio di istruzione dovrebbe diventare un’attività di studio e di potenziamento, dove non tutta la classe partecipa ma solo chi lo merita. In questo modo si darebbe la possibilità agli alunni coscienziosi, responsabili e ben educati di fare tutte le gite che meritano. Chi non studia e chi non si comporta bene invece dovrebbe rimanere a scuola, perché il percorso va personalizzato, individualizzato e rimodulato. D’Altra parte la scuola ha il dovere di insegnare concetti come responsabilità e rispetto e poi c’è l’aspetto della responsabilità penale che i docenti volenterosi debbono assumersi loro malgrado”.
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