Teano. All’Alberghiero arrivano i Bottari di Pastorano, suonatori antichi per Sant’Antonio. Per un concerto di Pace.
(Paolo Mesolella) TEANO Lunedì, 24 marzo prossimo, grazie agli alunni dell’Alberghiero, in Piazza Duomo a Teano a partire dalle ore 11.30 si terrà un concerto per la pace dei “Bottari” di Pastorano. La formazione sarà costituita da 16 musicisti provenienti da Pastorano, ma anche da Vitulazio, Santa Maria Capua Vetere, Bellona, Calvi Risorta e Sparanise. un grande evento per la pace che è stato possibile realizzare grazie a Renato D’Auria che comanda, a Lello Fabiani (Voce) e agli strumentisti Nicolas de Tont e Gennaro Castaldo alle botti, Carmine Vagliviello, Alessandro Ciarmiello, Giuseppe De Core (ai tini), Aniello D’Auria, Luigi Papa, Angelo di Bernardo, Nicandro Cammuso, Pio Polverino, Francesco Tizzano, Giovanni Iodice, Leonardo Gaspar, Vincenzo Iodice alle falci. Le prove inizieranno alle ore 10.30, il Concerto alle 11. Al concerto parteciperanno tutti gli alunni delle classi dell’Alberghiero di Teano, sede di Viale Ferrovia e di Via Orto Saetta. Un concerto per la pace, voluto dagli studenti durante l’Assemblea di Istituto dell’Alberghiero, che farà vivere due ore di musica tradizionale dal sapore antico. Perché i Bottari sono suonatori antichi. Sono musici che hanno origini antichissime legate alle tradizioni agricole. Le loro percussioni sulle botti, sui tamburelli, con le falci rimandano ad una musica ricca di folklore. L’origine dei Bottari viene fatta risalire alla zona di Macerata Campania nel lontano 1300, anche se poi si sonno diffusi in tutta la regione. Essendo un complesso di natura agricolo suonava e suona con gli attrezzi legati al mondo dei campi, attraverso una percussione forte e continua. “I botti” infatti creano una musica assordante ma avvolgente, riconducibile ai riti di Dioniso e al raggiungimento dell’Edonismo delle antiche tribù indigene. Un rituale accompagnato dal ritmo incalzante delle percussioni. Spesso questi riti sono abbinati al cibo come la pastalessa di Macerata Campania. La pasta con le castagne lesse. I Bottari hanno un significato anche esoterico: alcune leggende affermano che i suoni assordanti dei “botti”, degli attrezzi agricoli e della botte hanno lo scopo di scacciare via le forze maligne nelle lunghe notti d’inverno. La musica dei Bottari viene suonata soprattutto nel giorno di Sant’Antonio, su un carro a forma di vascello, perché la leggenda vuole che Sant’Antonio sia giunto dall’Africa con una barca. I Bottari più conosciuti sono quelli di Portico di Caserta, che si esibiscono con Enzo Avitabile, ma sono molto conosciuti anche quelli di Macerata Campania e di Pastorano. Lunedì i Bottari di Pastorano suoneranno per gli studenti dell’Alberghiero del Foscolo per un richiamo alla pace. A Gaza, in Ucraina, nel Donbas, in Siria, in Libano, a Gerusalemme, cadono ancora le bombe nonostante i continui appelli di pace di papa Francesco.
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