Sparanise. Il Foscolo al Dipartimento di Fisica dell’Università di Napoli per studiare il computer quantistico, unico in Italia costato 5 milioni di euro
(Elisabetta D’Angelo) SPARANISE E’ stata un’esperienza interessante ed entusiasmante quella vissuta il 27 febbraio scorso dagli alunni delle classi del Triennio dell’indirizzo Sistemi Informativi Aziendali del Foscolo di Sparanise. Continua infatti l’aggiornamento informatico dagli alunni del SIA di Sparanise che da quest’anno, nella sede di Via Calvi a Sparanise, hanno altri due nuovi laboratori informatici, Visori e pannelli immersivi. Giovedì scorso quindi, le classi 3^SIA, 4^ Sia e 5^SIA sono andati presso il Dipartimento di Fisica dell’Università Federico II a Napoli per vedere e studiare il computer quantistico, il “Superconducting Quantum Computer”. “Il nostro Istituto, ci ha detto il Preside del Foscolo prof. Paolo Mesolella, ha ricevuto un invito dal Dipartimento di Fisica dell’Università Federico II di Napoli per visitare e studiare il Computer Quantistico, unico in Italia, nell’ambito delle attività di orientamento rivolte agli studenti delle scuole superiori di secondo grado Pertanto, grazie ai docenti Vendemia Andrea e Nargiso Anna, sono state individuate tre classi del triennio SIA della sede di Sparanise e sono state accompagnate al Dipartimento di Fisica nella Facoltà di Ingegneria Informatica dell’Università di Napoli, dove una sessantina di studenti hanno potuto conoscere un computer straordinario e particolare: l’unico computer quantistico presente in Italia. Il computer quantistico è stato inaugurato il 29 maggio dello scorso anno presso il Centro di computazione quantistica superconduttiva del Dipartimento di Fisica dell’Università di Napoli Federico II. Il primo computer quantistico superconduttivo italiano è dotato di un processore a 24 bit quantistici alloggiato all’interno di un criostato in grado di raggiungere temperature poco superiori a quelle dello zero assoluto, e rappresenta un importante traguardo ottenuto nell’ambito delle attività di ricerca informatica nel settore della superconduttività su cui l’Università di Napoli, partner del Centro nazionale ICSC, può contare con un laboratorio di tecnologie quantistiche di altissimo livello. “Questo processore”, ha spiegato Francesco Tafuri, docente dell’Università Federico II e responsabile del Centro di computazione quantistica superconduttiva, “è un miracolo della creatività della natura e dell’ingegno dell’uomo e trasforma la capacità dei circuiti superconduttivi macroscopici di comportarsi secondo le leggi della meccanica quantistica in informazione quantistica. E’ un punto di partenza per contribuire alla creazione di applicazioni che usino computer quantistici per accelerare la soluzione di problemi attualmente irrisolvibili; per sviluppare hardware e strumenti software che facilitino il funzionamento di computer quantistici e la loro compatibilità operazionale con computer classici; per contribuire allo sviluppo di architetture scalabili più grandi e complesse; per aumentare la competitività e l’autonomia italiana sul calcolo quantistico”.
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