Teano. A proposito del Convento di Santa Caterina e delle monache Benedettine dell’Adorazione perpetua del Santissimo Sacramento fondato il 22 aprile 1554.

(di Paolo Mesolella) TEANO Si parla tanto in questi giorni delle monache Benedettine del Convento di Santa Caterina che lasceranno il monastero di Teano
per altra sede e per fare spazio ad altre monache. La volontà del Signore è spesso imperscrutabile, anche se dolorosa ma ci fa cogliere l’occasione per parlare del bellissimo monastero di Santa Caterina, un gioiello spesso poco conosciuto e visitato. Le monache Benedettine dell’adorazione perpetua del Santissimo Sacramento di Teano erano monache di clausura e rappresentavano un tesoro di preghiera quotidiana.
Il monastero di Santa Caterina a Teano fu fondato il 22 aprile 1554 dalla principessa di Teano Clarice Orsini, anche se la comunità monastica vanta origini più antiche perché accolse tra le sue mura le monache di altri monasteri teanesi soppressi: quelli di Santa Reparata e di Santa Maria De Foris, entrambi di origine longobarda. Solo nel 1926 il monastero passò alle benedettine adoratrici perpetue fondate a Parigi nel 1653 da Matilde de Bar. La Badessa Madre Imelda Trabattoni aveva 26 anni e rimase alla guida del monastero di Teano 49 anni, fino alla morte avvenuta nel 1975. Nel monastero sorsero l’asilo per le bambine e la scuola di ricamo per le ragazze.
Ma il centro del monastero era ed è la chiesa, edificata nel XV secolo, oggi in veste barocca con stucchi bianchi e cancellate dorate. Alle pareti dipinti del grande Belisario Corenzio e di Francesco De Mura del XVIII secolo. Poi la Madonna del Latte, il dipinto di San Benedetto e Santa Scolastica, il bel pavimento della cappella, il portale della foresteria, la grata lignea del XVII secolo e il silenzioso Eremo, dove le monache pregavano in solitudine a tutte le ore. Di grande pregio è anche il coro di legno dorato con la bellissima statua lignea della Madonna in trono con il Bambino. Qui, nel coro, trascorreva la vita delle monache Benedettine del Santissimo Sacramento. Qui incontravano Cristo (e lo incontreranno dove andranno) nella sua carne e nel suo sangue adorandolo e pregandolo giorno e notte, prolungando così, in modo personale e per i fratelli, ciò che si compie nella celebrazione eucaristica. Una vocazione unica la loro nella Chiesa perché le consacra all’adorazione ma anche alla riparazione dei peccati con una vita fatta di silenzio, di umiltà, di obbedienza e di povertà. Un patrimonio preziosissimo, senza prezzo che improvvisamente se ne va da Teano.

Commenti

  1. Mamma soleva visitare le suore spesso.Da piccolo mi ci portava con lei. Conosceva due suore che purtroppo non ricordo piu' i nomi
    Correva gli ultimi anni 50's e gli anni 60's.

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