Sparanise. 80 anni fa la liberazione di Auschwitz: Venerdì 24 gennaio alle ore 10.30 , una grande Mostra la ricorda.

(CAserta24ore) SPARANISE Ottanta anni fa, il 27 gennaio 1945, le truppe sovietiche scoprirono il campo di concentramento e sterminio nazista di Auschwitz e ne varcarono i cancelli: trovarono settemila prigionieri,
tra cui molti bambini stremati dalla fame. Quel giorno è stato riconosciuto ufficialmente, come il giorno della memoria, da una risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 1º novembre 2005. Un ricordo che è diventato storia e che spesso dimentichiamo.
A Sparanise, per non dimenticarlo, in occasione dell’anniversario della liberazione del campo, gli alunni del Foscolo hanno allestito nella sede di Via Giuseppina Marinelli, un’interessante mostra retrospettiva grazie alle professoresse Floriana Frezza, Aulicino Filomena e alle ragazze e ai ragazzi della redazione “News Foscolo” ’ del Liceo Scienze Umane.
All’inaugurazione della mostra che sarà visitabile per ben tre giorni (venerdì 24, sabato 25 e lunedì 27 gennaio) dalle ore 8.30 alle 19.00, sono stati invitati il sindaco di Sparanise, colonnello Fabrizio De Pasquale, la vicesindaco avv. Teresa Nicoletti, il Presidente dell’Associazione Reduci e Combattenti, Pietro De Felice, i carabinieri di Sparanise, il parroco ed i Dirigenti Scolastici Paolo Mesolella del Foscolo e Cassio Izzo dell’Istituto Comprensivo “Solimene”. Per ben tre giorni quindi, sarà possibile visitare questa interessante mostra con 42 fotografie tratte dall’Archivio Nazionale della Seconda Guerra Mondiale di Minsk in Bielorussia e riproduzioni di opere grafiche. Tutte foto documentarie di quel 1945: bambini denutriti che escono dalle baracche, donne sopravvissute sui letti a castello, le valigie appartenute ai deportati, gli occhiali, i capelli delle donne, i vagoni ferroviari, il filo spinato elettrificato, i prigionieri al lavoro forzato, il muro nero (situato tra il blocco 10 ed il blocco 11), dove avvenivano le esecuzioni dei prigionieri, il binario che conduceva al campo di Birkenau, gli ebrei che scendono dal treno all’arrivo ad Auschwitz. Tante foto che ci fanno subito pensare all’orrore della guerra, alla pace e all’importanza della storia. Se solo si potesse impararla.

Commenti