(di Maria Grazia Capanna) CASERTA Le api e molti insetti impollinatori sono in declino, minacciati da monoculture, cambiamenti climatici, perdita di habitat, pesticidi. A farne le spese sono l'ambiente, l' agricoltura e il nostro cibo. Le api non producono solo il miele, dalla loro impollinazione insieme ad altri insetti pronubi, dipende un terzo degli alimenti che consumiamo abitualmente: mele, fragole, pomodori e mandorle e la produttività del 75% delle nostre principali colture agricole. 2000 specie di api selvatiche e circa un terzo delle popolazioni di api e farfalle sono in declino. Il sistema di agricoltura industriale basato sulla dipendenza dei neonicotinoidi(pesticidi chimici) non è più sostenibile. Il 27 Aprile 2018 l' Unione Europea approvò il bando permanente di 3 insetticidi neonicotinoidi dannosi per le api e gli impollinatori: l' Imidacloprid, il Clothianidin della Bayer e il Tiamethoxam della Syngenta. Il loro utilizzo resta però consentito all' interno delle serre permanenti così come restano consentiti altre sostanze come l' Acetamiprid, il Thiacloprid, il Sulfoxaflor, il Flupyradifurone ed altre ancora, pericolose non solo per le api ma anche per altri insetti impollinatori. Greenpeace ha chiesto al Governo Italiano e alla Commissione Europea di bandire l'uso di questi pesticidi e di applicare rigidi standard per la valutazione di rischi e aumentare i finanziamenti per lo sviluppo di pratiche agricole ecologiche. Sempre più studi dimostrano quanto i Neonicotinoidi danneggino le api, le farfalle, i bombi, gli insetti acquatici e gli uccelli e come tutto questo si ripercuote sulla catena alimentare. La rubrica "Pianeta Terra" sostiene Greenpeace e lancia a suo sostegno la petizione per la messa al bando dei pesticidi, pertanto invitiamo i nostri lettori a firmare la petizione sulla pagina ufficiale di Greenpeace Onlus per fermare la strage delle api.



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