Sparanise. Lungo corteo silenzioso e pietre di inciampo contro la violenza sulle donne La testimonianza delle ragazze del Foscolo
(Paolo Mesolella) SPARANISE/TEANO “Dal giorno in cui è mancata la mia Giulia sono state uccise altre 120 donne soltanto in Italia. Migliaia nel mondo. Numeri inimmaginabili, non possiamo permetterci di essere indifferenti, non c'è più tempo per voltare lo sguardo altrove”. Gino Cecchettin, il padre della studentessa uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta un anno fa esatto (il 19 novembre 2023), ci dà un’idea del problema. Un’altra ce la dà l’UNICEF, perché il problema non riguarda solo il femminicidio ma la violenza sulle donne, comprese le mutilazioni genitali. Per ricordare tutto questo le studentesse e gli studenti della sede Foscolo di Via Giuseppina Marinelli a Sparanise, lunedì 25 novembre prossimo, terranno un lungo corteo silenzioso di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne con partenza dalla sede di Via Marinelli e arrivo in piazza Papa Giovanni XXIII. Il corteo attraverserà il centro storico: viale Giovanni Merola, via Garibaldi, Corso Matteotti e via Corso del Popolo. Il corteo silenzioso (in segno di rispetto per le vittime) partirà alle ore 10.15 e terminerà in piazza dove verranno depositate pietre di inciampo che ricorderanno il nome delle vittime di femminicidio. Hanno organizzato l’evento le classi dell’Indirizzo Turismo e Liceo delle Scienze Umane di Sparanise che saranno accompagnate al corteo dalle prof. sse Ermelinda De Falco, Floriana Frezza, Paola Compagnone, Maria Zona e Modesta D’Amico. In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, l’UNICEF ci ricorda che “nel mondo 650 milioni di ragazze e donne (1 su 5) oggi in vita hanno subito violenza sessuale da bambine, di cui oltre 370 milioni hanno subito stupri o aggressioni sessuali; in contesti fragili, le ragazze corrono un rischio ancora maggiore, con una percentuale di stupri e aggressioni sessuali durante l’infanzia superiore a 1 su 4. Quasi 50 milioni di ragazze adolescenti tra i 15 e i 19 anni sono state vittime di violenza fisica o sessuale da parte del marito o del partner nell'ultimo anno. E circa 550 milioni di bambini (1 su 4) vivono con madri vittime di violenza compiuta dai loro partner. Oltre 230 milioni di bambine e donne in vita oggi hanno subito mutilazioni genitali femminili. Le stime aggiornate mostrano un incremento del 15% del numero totale di sopravvissute alla pratica (30 milioni in più di ragazze e donne) rispetto ai dati rilasciati 5 anni fa. I dati più elevati si riscontrano nei paesi africani, con 144 milioni di casi”. La violenza contro le bambine, le ragazze e le donne si verifica nelle case, nelle scuole, nelle comunità e online. Coloro che subiscono violenza portano per la vita conseguenze gravi: ferite, infezioni sessualmente trasmissibili, problemi di salute mentale come ansia e depressione e morte. “Crediamo, spiega il preside del Foscolo che sia necessario investire nella prevenzione, nell'educazione e nei servizi di supporto, perché solo in questo modo si può spezzare il ciclo della violenza e costruire un mondo in cui le bambine, le ragazze e le donne siano al sicuro“.
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