(di Paolo Mesolella) Oggi, 30 novembre, la Chiesa cattolica ricorda Sant’Andrea. L’Apostolo era fratello di San Pietro e come lui faceva il pescatore a Cafarnao, dov’erano immigrati da Betsaida. Esercitava la sua professione di pescatore nelle acque del lago di Tiberiade. Fu il primo discepolo ad essere chiamato da Gesù. Lui, insieme a San Giovanni apostolo avevano già risposto alla chiamata di San Giovanni Battista. Quando il Battista gli presentò Gesù, Andrea gli si avvicinò e gli domandò “Dove abiti?”, segno evidente della sua generosità. Andrea fu anche il primo discepolo che reclutò nuovi discepoli a Gesù: incominciando da suo fratello Simon Pietro. Fu lui a portarlo da Gesù. Per questo sant'Andrea occupa un posto preminente nell’elenco degli Apostoli: gli evangelisti Matteo e Luca lo collocano al secondo posto dopo San Pietro. Il Vangelo parla di sant’Andrea quattro volte: oltre alla chiamata, durante la moltiplicazione dei pani d’orzo e dei pesci; quando si fa intermediario del desiderio dei forestieri convenuti a Gerusalemme di essere presentati a Gesù, e quando con la sua domanda fa si che Gesù predichi la fine di Gerusalemme. Secondo la tradizione ha annunciato il Vangelo di Gesù nella Scizia, (nella Russia Meridionale), come riferisce lo storico Eusebio da Cesarea. A proposito della sua morte in croce (una croce decussata e a braccia uguali), non si hanno notizie sicure perché ce lo ricorda una “Passio” apocrifa. Morì probabilmente a Patrasso e di là le sue reliquie sono state trasportate a Costantinopoli e poi ad Amalfi. La sua testa si trova in Grecia.
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