A Vilnius in Lituania per vedere il vero Volto della Divina Misericordia e la casa di Suor Faustina

( di Paolo Mesolella) VILNIUS Sono venuto a Vilnius, in Lituania, per visitare il santuario della Misericordia e la casa di suor Faustina. Questa piccola cappella, aperta 24 ore su 24, custodisce il dipinto originale della Divina Misericordia. Un'esperienza unica per i credenti, una visita che dona pace e serenità per chi non lo è. Il quadro di Gesù della Divina Misericordia legato a suor Faustina Kowalska non è una copia ma l’originale, rispetto a quello che si trova a Cracovia nel grande Santuario a lui dedicato. La prima immagine della Divina Misericordia
infatti fu dipinta a Vilnius secondo la visione che ebbe Suor Faustina (e sotto la sua supervisione) nello studio di Eugeniusz Kazimirowski nel 1934. Durante la II guerra mondiale furono dipinte altre immagini, tra le quali l’immagine di Adolf Hyła, dipinta con la partecipazione del confessore di Cracovia di Suor Faustina, p. Giuseppe Andrasz . Le riproduzioni della seconda immagine di Gesù Misericordioso, dipinta da questo pittore per la cappellina conventuale della Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia di Cracovia, si diffusero velocemente nel mondo. Ciò nonostante i vescovi facevano riferimento alle istruzioni della Santa Sede, che consigliavano grande prudenza nell’introdurre nuove immagini. Nel 1959 fu pubblicata una Notifica che vietò la diffusione del culto alla Divina Miserciordia nelle forme trasmesse da Suor Faustina.
Il documento lasciava al buon senso dei pastori la scelta di togliere dalle chiese le immagini di Gesù Misericordioso. In quel periodo in molte chiese furono tolte queste immagini, ma ci furono anche chiese in cui le immagini rimasero al loro posto e i fedeli continuarono a pregare davanti a loro. Dopo la revoca della Notifica nel 1978, le immagini della Divina Misericordia ritornarono nelle chiese. Oggi, forse, non c’è più nazione in cui non ci sia l’immagine di Gesù Misericordioso dipinto in base alla visione che ebbe Santa Suor Faustina che attualmente è l’immagine di Gesù Cristo più conosciuta e venerata. Il vero Volto della Misericordia quindi venne dipinto da Eugeniusz Marcin Kazimirovski, nel 1934, mentre quel Cristo che compare su milioni di immaginette (“Gesù confido in te”) e sui depliant tascabili della “Coroncina della Misericordia” è un «falso». Mentre la famosissima Immagine custodita a Cracovia, dove morì ed è sepolta santa Faustina Kowalska (1905-1938), fu, in effetti, realizzata dal pittore polacco Adolf Hyla (1867-1965) dieci anni dopo la morte della mistica polacca, dopo una grazia ricevuta. Dal Diario della Santa apprendiamo come sono andate le cose: “La notte del 22 febbraio 1931, stando nella mia cella, vidi il Signore Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per benedire mentre l’altra toccava sul petto la veste, che ivi leggermente scostata lasciava uscire due grandi raggi, rosso l’uno e l’altro pallido. Muta tenevo gli occhi fissi sul Signore; l’anima mia era presa da timore, ma anche da gioia grande. Dopo un istante, Gesù mi disse: “Dipingi un’immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: ‘Gesù confido in Te!’. Desidero che questa immagine venga venerata prima nella vostra cappella, e poi nel mondo intero”. Di seguito il Signore aggiunse: “Prometto che l'anima che venererà quest'immagine non perirà. Prometto pure già su questa terra, ma in particolare nell'ora della morte, la vittoria sui nemici. Io stesso la difenderò come Mia propria gloria”.
Nel frattempo, suor Faustina, gravemente inferma come capita ai mistici, è stata trasferita a Vilnius per una lunga convalescenza e ha incontrato don Michał (Michele) Sopoćko (1888-1975), oggi beato, che diviene il suo confessore e sarà con lei l’altro apostolo della Divina Misericordia. È grazie a don Michele che si trova un pittore disposto a eseguire il Quadro richiesto – Eugeniusz Marcin Kazimirovski (1873-1939), segni particolari ateo. Di fronte alla titubanza della suora il Signore assicurò. “Non nella bellezza dei colori né del pennello sta la grandezza di questa Immagine, ma nella mia Grazia”. E’ l’effetto che ha fece sull’Autore la prima volta che lo ha visto, dopo essersi affacciato nel piccolo Santuario della Santissima Trinità a Vilnius, dove esso è custodito ne è la prova più evidente. Ricorda: “Entro. Non c’è molta gente. C’è odore di incenso. La luce delle candele fa tremare tutto lo sfondo. Non riesco a vedere subito quello che c’è in fondo. C’è un coro che canta… Riesco finalmente a vedere l’Immagine. Finalmente mi fermo. La mia mente si svuota. Non sento più nulla. Guardo quegli occhi. Comprendo. Colui che vedo è la Misericordia. Ora è tutto chiaro. Sarà questa Bellezza a salvare il mondo”. La forza di questa conclusione viene a Murgia anche dall’avere verificato di persona l’esperimento di cui gli ha riferito mons. Gintaras Grušas, l’arcivescovo di Vilnius, per il quale, se si riducono di un terzo le proporzioni, si crea una sovrapposizione perfetta fra il Gesù dipinto da Kazimirovski e l’Uomo della Sindone. La Croce e la Misericordia finiscono per coincidere in Cristo. Per la Lituania, dopo la dominazione nazista prima, e sovietica poi, una doppia persecuzione che ha falcidiato la popolazione del Paese e bersagliato i cristiani, il santo Volto si impone provvidenzialmente sullo scenario della storia come l’Immagine della Salvezza e della Misericordia autentiche che non sono di questo mondo. E che nessun Potere, nessun male di questo mondo può scalfire.

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