Sparanise. Recuperati i cartoni della Mostra documentaria sulla Resistenza nella vecchia ragioneria.

(di Paolo MESOLELLA) E’ stata recuperata nei locali abbandonati della vecchia Ragioneria e Antica Fabbrica della Armi Bianche a Sparanise la “Mostra documentaria" allestita nel 1975 dal Comitato per le celebrazioni del XXX anniversario della Resistenza in Campania
. Un ritrovamento straordinario per il paese perché porta scritto il numero dei civili uccisi durante l’eccidio nazista del 22 ottobre 1943 in Via De Renzis a Sparanise. La mostra è costituita da ben cinquantatrè panneli che documentano con immagini e testimonianze d’epoca gli eccidi nazisti in Terra di Lavoro e la Resistenza in Campania. I pannelli, da una quindicina d’anni erano spariti dalla biblioteca Don Francesco D’Angelo del Foscolo e due giorni fa sono stati rinvenuti per caso in quel che rimane della vecchia Ragioneria, sotto un cumulo di bottiglie di birra. Quarantotto delle 55 tavole sono numerate, altre otto sono fuori numerazione. I pannelli contengono materiale molto interessante: dalle sentenze del Tribunale Speciale, agli elenchi dei confinati politici, dai giornali clandestini (il Proletario, il Roma) ai manifestini lanciati dagli Anglo-Americani. E poi foto che documentano gli effetti dei bombardamenti dal 1940 al 1944. Articoli del “Roma” che documentano l’arresto degli universitari che parteciparono il 1 settembre ad una manifestazione contro la guerra a Napoli. Articoli del Corriere di Napoli che documentano l’armistizio dell’8 settembre 1943, lo sbarco a Salerno, l’incendio dell’Università di Napoli, le 4 giornate di Napoli (dal 27 al 30 settembre 43) e poi gli eccidi nazisti: 1 14 carabinieri fucilati a Teverola il 13 settembre; l’uccisione di Antonino Arena (sventrato dalla baionetta di un tedesco, mentre due fascisti lo tenevano fermo), gli eccidi di Nola. Giugliano, Mugnano, Marano, Maddaloni. I Salesiani fucilati a Garzano ed altri caduti sul Monte Tifata, 53 morti sul Monte Carmignano a Caiazzo, 57 morti nella cava di Bellona dove morti e moribondi sono stati seppelliti insieme. Il trentatreesimo pannello ricorda l’eccidio nazista di Sparanise con questi dati:” A Sparanise 27 persone, comprese donne e bambini, vengono barbaramente massacrate al confine del paese”. La mostra documentaria quindi parla di soli 27 civili uccisi a Sparanise, mentre ricorda 52 morti a Mondragone, 71 morti a Galluccio-Roccadevandro, 27 morti a Riardo, 20 a Maddaloni, 16 a Grazzanise e Teano, 33 a Santa Maria Capua Vetere, 14 a Piedimonte d’Alife, 39 ad Aversa, 28 ad Orta di Atella. Un contributo di sangue altissimo quello del Casertano alla lotta di Liberazione. Da qualche giorno quindi l’interessante “Mostra Documentaria” è ritornata nella Biblioteca “Don Francesco D’Angelo” (tenente cappellano e internato nei campi di concentramento tedeschi in Francia) del Foscolo di Sparanise.

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