Scuola. A Castel Volturno alunno minorenne sferra un pugno alla preside

(Russo Gianluca) L'avrebbe fatto perche' non ammesso a un corso PNRR, di quelli che rilasciano agli studenti per la frequenza un buono pasto da 7 euro spesso scambiati a 5 euro. La preside ha chiamato i Carabinieri che hanno raccolto le versioni dei fatti anche alla presenza della madre. La preside ha avuto una prognosi di 5 giorni per il colpo ricevuto alla nuca. La violenza tra i ragazzi a scuola è un fenomeno complesso e preoccupante. Negli ultimi anni, si è assistito a un aumento dei casi di bullismo, aggressioni fisiche e verbali, e comportamenti distruttivi all'interno delle istituzioni scolastiche. Le cause della violenza tra i ragazzi possono essere molteplici. Spesso, i giovani che agiscono in modo violento provengono da contesti familiari difficili, dove possono aver assistito a comportamenti aggressivi. Inoltre, l'influenza dei social media e dei videogiochi violenti può contribuire a normalizzare la violenza come forma di risoluzione dei conflitti. È fondamentale che le scuole adottino politiche di prevenzione e intervento per affrontare questo problema. Programmi educativi che promuovono l'empatia, la comunicazione e la risoluzione pacifica dei conflitti possono essere efficaci nel ridurre la violenza. Inoltre, è importante che gli insegnanti e il personale scolastico siano formati per riconoscere i segnali di bullismo e intervenire tempestivamente. Le vittime di violenza scolastica devono sentirsi supportate e protette. È essenziale creare un ambiente sicuro in cui possano esprimere le proprie preoccupazioni senza paura di ritorsioni. Le famiglie, le scuole e la comunità devono collaborare per affrontare la violenza e promuovere un clima di rispetto e tolleranza. La violenza tra i ragazzi non è solo un problema scolastico, ma un problema sociale che richiede l'impegno di tutti. Vedi la recente sparatoria nel centro di Napoli. (foto di repertorio)

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