(Caserta24ore) NAPOLI “Sembra incredibile che nel 2024 esistano tombaroli nel centro storico di Napoli - è quanto afferma Luigi De Falco, presidente Italia Nostra Napoli e vicepresidente nazionale dell'associazione, in merito alla scoperta di scavi e saccheggi di una chiesa ritrovata in pieno centro nella città partenopea. Italia Nostra confida che le attività di scavo vengano eseguite dalla Soprintendenza e dal Ministero, anziché da privati in maniera abusiva.” - “Ricordiamo che nel centro storico di Napoli il piano regolatore individua una vasta area destinata al parco archeologico che coinvolge strutture pubbliche, quella del vecchio policlinico che doveva essere trasferito nella zona collinare, dove poi è stato realizzato. Per dare spazio alle pressanti esigenze universitarie, ma senza alcuna logica di programmazione, sono rimaste funzioni e strutture del vecchio ateneo, pur essendo stato realizzato il nuovo policlinico negli anni '70. Le aree individuate dal piano regolatore vigente per il parco archeologico non sono state mai oggetto dell'attenzione concreta delle amministrazioni coinvolte, restando un sogno finora irrealizzato ma ancora presente sulle carte della pianificazione. La realizzazione del Parco archeologico nel cuore dell'area greco romana rappresenterebbe un'occasione storica per la città. L'intervento pubblico deve essere con forza invocato da quanti, come noi, confidano che la cultura a Napoli debba fondarsi essenzialmente sulla valorizzazione positiva delle sue risorse, presenti nel sottosuolo in maniera così significativa. Italia Nostra confida - conclude De Falco - in un recupero attivo da parte della Soprintendenza e del Ministero della Cultura, ripensando ad un piano di attività all'interno del tessuto greco-romano, con la partecipazione di tutte le istituzioni amministrative e culturali per pervenire alla redazione dell'ambizioso Piano di dettaglio previsto dall'articolo 157 del Prg che coinvolga l'intera area del vecchio policlinico e dell'Acropoli e il Museo archeologico nazionale.”
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