ORTIGARA (Vicenza) La lettera di Adolfo alla famiglia, scritta al fronte prima di morire.

(Maria Grazia Capanna) ORTIGARA (Vicenza) Adolfo Ferrero, Sottotenente dell' esercito, nasce a Torino nel 1897 figlio di padre medico
e di madre benestante; si iscrive al corso di “Lettere” fino al 1916 quando parte per il corso Sottoufficiali a Caserta. Poi torna a Torino come aspirante Tenente e non immagina lontanamente che mancano solo due mesi alla sua morte . Ortigara nel 1917 era un sistema fortificato austriaco imperdibile, l ' operazione K voluta dall' esercito italiano aveva un unico scopo: riconquistare la dorsale del Portule. Superare l ' Ortigara costituiva un problema di non facile soluzione perché aggravato da un terreno accidentato e da una potente difesa austriaca . Adolfo scrisse una lettera alla sua famiglia la notte tra il 18 e il 19 Giugno del 1917 mentre sulla sua testa un tremendo bombardamento cercava di distruggere le difese austriache . La lettera fu ritrovata sul corpo di un soldato caduto nel 1958 insieme ai resti del militare .
Si capì subito che quei resti non potevano essere di Adolfo che, dopo essere stato sepolto in un piccolo cimitero provvisorio, riposava dal 1935 sul sacrario dell'Aide. Restava una sola risposta: quei resti erano del suo attendente, e quello che ancora oggi sembra straordinario è come un pezzo di carta potesse essere ancora integro, sopravvissuto dopo 40 anni. In una montagna non sopravvive una lettera, un pezzo di carta, per tanti anni. La cosa sorprendente è che in seguito ad alcune ricerche di ricercatori che consultarono le lettere di soldati caduti in guerra raccolti nei luoghi limitrofi fu ritrovata in un libro del 1936 la stessa lettera di Adolfo. Da qui nacque il mistero della lettera pubblicata anni prima. Continuando le ricerche in un altro libro del 1926 fu ritrovata la stessa lettera. Poi in seguito apparve in un altro libro del 1918 ed infine uno stralcio della lettera fu pubblicato nell’ Ottobre 1917, tre mesi dopo la morte di Adolfo. Le ricerche portano ad una certezza: la famiglia di Adolfo fu avvisata subito della prematura scomparsa del figlio e ricevette la lettera, il testamento spirituale e materiale che un giovane soldato scrisse prima di trovare la morte in un campo di battaglia. Oltre un secolo dopo la morte Adolfo,
sull' Ortigara si continuò a combattere. L’ attacco italiano fissato per il 25 Giugno non ebbe alcun effetto.L' inferno dell' Ortigara si concluse senza un esito militare, con un solo risultato: un’enorme quantità di caduti, circa 54.000, il cui sacrificio deve essere ricordato per tutti quei giovani che persero la vita, quelle migliaia di soldati che come Adolfo non avrebbero più fatto ritorno a casa. Dunque la lettera trovata nel 1958 nella giubba del Tenente del 1917 era la seconda ? Adolfo scrisse due lettere per essere sicuro che ne arrivasse a destinazione almeno una: la prima la tenne lui, l’ altra la consegnò al suo attendente, ma morirono entrambi. La copia della prima lettera fu immediatamente consegnata alla famiglia, la seconda copia invece fu ritrovata tra i resti del suo attendente. La sorella di Adolfo, Nina Ferrero, è stata colei che ha custodito l' originale della lettera del fratello e dedicò la sua vita alla sua memoria. Donò la lettera che si trova al Sacrario di Leiten. Intrecciò i rapporti con le cariche militari per mantenere vivo il ricordo del fratello. Fu lei che fece prre una lapide nel punto esatto in cui Adolfo morì e fu sempre lei a disporre di essere seppellita accanto al fratello ad Asiago. Sempre lei conservò anche la seconda lettera che scomparve .
Si può supporre che la seconda lettera scomparve quando Nina donò la prima lettera al Sacrario dell' Aide. La supposizione si fonda sull' operato della sorella, sulla sua dedizione e sulla possibilità che lei avesse voluto portare con se la seconda lettera nel suo viaggio eterno. Dal punto di vista storico resta un mistero, ma anche un commovente insegnamento da parte di un giovane che ha accettato un destino crudele ma che ha anche beffato la morte con parole che nessuno potrà cancellare . Oggi in ricordo di Adolfo Ferrero e di tutti i militari caduti nei due conflitti mondiali il presidente dell ' A.N.C.R di Sparanise De Felice ha lasciato al sacrario di Mignano Montelungo, un foulard tricolore ed un mazzolino di rose bianche con una preghiera: “Che possa il vostro valore riecheggiare nell' eternità”.

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