Inaugurato il monumento della Madonna dell’Arco del maestro Nicola Migliozzi per il 150° anniversario dell’incoronazione

MADONNA DELL'ARCO, CALVI RISORTA (Paolo Mesolella) Sempre meglio. E’ stata una manifestazione meravigliosa. Il prof. Nicola Migliozzi, grande artista caleno, continua a stupirci con i suoi grandi eventi:
dopo “La voce della luna”, la recente mostra tenuta al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e l’interessante mostra “Per Crucem ad Lucem”, allestita nella Basilica Reale Pontificia San Francesco da Paola, in Piazza plebiscito a Napoli, è arrivata un’altra iniziativa altrettanto unica ed interessante: venerdì 6 settembre scorso, alle ore 18.30 è stato inaugurato il suo monumento commemorativo della Vergine al Santuario della Madonna dell’Arco, in occasione del 150° anniversario dell’Incoronazione. L’evento , voluto dai frati dell’Ordine dei Predicatori della Provincia di San tommasoè stato preceduto da una celebrazione solenne presieduta da mons. Martin Kmetec, Arcivescovo metropolita di Smirne in Turchia. All’inaugurazione dell’artistica Madonna dell’Artco in pietra lavica del maestro caleno Nicola Migliozzi erano presenti anche il sindaco, il Rettore della Basilica e l’autore. Nel rappresentare la Madonna dell’Arco il maestro Nicola Migliozzi ha espesso il valore soteriologico del Madre di Cristo con la corona d’oro che contorna il volto mistico della Madonna. Al Maestro Migliozzi va il plauso per aver realizzato, attraverso le sue opere, un trattato di Teologia: dalla Croce alla Madonna, dalle Via Crucis, ai Crocifissi ai Santi, come la bellissima Pala d’Altare dedicata a “San Francesco di Paola”, una pittura a olio su tela realizzata nel 2006 e oggi di proprietà della Basilica di San Francesco di Paola a Napoli.
Tra le sue opere in pietra lavica a tema religioso è giusto ricordare “Per Crucem ad Lucem”, la Croce come un’arpa (2009), Adorazione della Croce (2009), Compianto per l’Ecce Home (2006), Crocifisso “In hoc signo vinces” (2004), Ascensione (2014), Ecce Homo (2009), Crocifisso alla luce (2021), Calvario (2009). Oltre ad opere in pietra lavica a tema religioso il maestro Migliozzi ha realizzato negli anni dipinti ad olio, statue in bronzo, lavori di ceramica: nature morte, paesaggi, beoni, frati e figure di donne, ritratti e volti di giovani donne bianche, nere, extracomunitarie. Anche prostitute, colte nella loro umanità, nell’intensità delle loro forme e della loro espressività. Un’umanità che sa di materno, ma anche di trasgressione e di colore. La pittura e la scultura di Nicola Migliozzi, già docente all’Istituto d’arte di San Leucio e Cascano ed artista di Calvi Risorta è anche questo penetrare all’interno della presenza femminile per coglierne gli aspetti più umani, più nascosti e poetici, cogliere il significato simbolico di un bicchiere di vino e di un volto che pensa e che dorme, scolpire il volto di un frate o bellissime Via Crucis. Nicola Migliozzi ha inaugurato qualche anno fa una superba mostra antologica delle sue opere più interessanti (una quarantina solo le tele) presso l’aula consiliare di Calvi Risorta, con la presentazione del prof. Elio Meschinelli e le relazioni dei prof. Franco Lista, Dario Olivetti e Giuseppe Centore che aveva curato la mostra, scegliendo le opere dalla stessa bottega dell’artista caleno. La mostra si intitolava “Paesaggi umani e figure” ed era dedicata alla madre (che l’artista ritraeva sul catalogo) e più in generale alla donna colta nei momenti del riposo e del ricordo, sia essa bianca che negra. Oltre ai dipinti (come le tele ispirate ad Orfeo e Bacco), ha realizzato pietre laviche ispirate all’amore (malinconico, gaudioso, sussurrato, tradito) ed una bella scultura in bronzo del 1985 ispirata alla Pace, oggi conservata nel Museo Diocesano di Teano. Il maestro Nicola Migliozzi è stato docente di Discipline plastiche prima presso l’Istituto Statale d’Arte di San Leucio di Caserta poi presso l’istituto d’Arte di Cascano ed è stato discepolo del grande pittore Giovanni Ragozzino di Sparanise. Maestro di laboratorio in pietra lavica con colori ceramici, ha compiuto i suoi studi all’Accademia delle Belle Arti di Napoli. Nel 1985 ha realizzato il monumento ai caduti per il Comune di Camigliano, nel 1986 un monumento in bronzo per il Comune di Colle San Magno (Fr). Sue bellissime “Via Crucis” si trovano nella chiesa di Gioia dei Marsi (Aq) nel monastero trappista di Vitorchiano (Vt), nel Museo Campano di Capua e nell’abazia di Montecassino. Ha partecipato a mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero ed ha rappresentato la Campania alla mostra “Arte della tavola” di Bruxelles in occasione del semestre italiano di Presidenza dell’Unione Europea. Recentemente ha tenuto personali al Museo Campano di Capua “Il pulcinella e altro.” (2020), presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli “La voce della luna” (2022) e presso la Basilica Reale Pontificia San Francesco di Paola, in Piazza del Plebiscito a Napoli, con ampio consenso della critica.

Commenti