Il libro da leggere: Giuseppe Conte: “La polvere del mondo". San Francesco incontra il 28enne Federico II e cambia la storia. Gerusalemme di allora è Gaza di oggi.
(Caserta24ore news) Il nuovo libro di Giuseppe Conte (non il politico, ma lo scrittore, poeta e saggista) è molto interessante. La storia ci porta a Bari,
all’anno 1222, dove si vedono fiumi di pellegrini in arrivo da tutta l’Europa. Il Regno di Sicilia è governato dal 28enne Federico II che incontra San Francesco d’Assisi al santuario di San Nicola tra migliaia di crociati. Con altri tre frati si dirige al castello per parlare con Federico II, l’imperatore del Sacro Romano Impero, per parlargli dei poveri di Gerusalemme, la "Polvere del mondo", spazzata a destra e sinistra dal “vento dell’odio sociale. “La Vostra Persona, dice San Francesco al giovane e superbo Imperatore, dovrebbe guidare il suo popolo allontanando l’ingiustizia e la fame”. La corte del grande Federico è “cosmopolita ” vi convivono liberamente saraceni, mussulmani ed ebrei. Mentre il clero incita a gran voce alla guerra contro i nemici della Cristianità, San Francesco invoca la pace e la misericordia. L’umiltà di Francesco di fronte alla superbia dell’imperatore consiglia la forza della preghiera. Perché, spiega, solo la preghiera può sconfiggere il male, può evitare le guerre. Una verità che era valida allora e che continua ad essere necessaria anche oggi. Allora per "La polvere del mondo" che c'era a Gerusalemme oggi per quella che muore nella Striscia di Gaza.
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