Storia. Una rara cartina dell'800 con gli edifici del telegrafo di Chappe



Una rara cartina dell'800 con gli edifici del telegrafo di Chappe condivisa per raggiungerne i resti Condivisa su internet un'antica cartina dell'800 che segnala gli edifici dove erano installate le vedette del telegrafo visivo di Chiappe. Da Terracina a Gaeta, passando poi per Sessa, Teano, Capua, Caserta, Napoli fino a Palermo, spesso su delle alture si trovano ancora i resti di piccoli edifici di cui se n'è persa la memoria storica. Sono i punti visivi di contatto dell'antico telefrafo borbonico in uso fino alla guerra civile che ha portato all'annessione del Regno delle Due Sicilie a quello dei Savoia, poi Regno d'Italia. La cartina è stata rinvenuta qualche anno fa da un appassionato caleno in una biblioteca di Milano, oggi dopo averla scannerizzata l'uomo ha deciso di metterla a disposizione di studiosi e archeo escursionisti che volessero raggiungere tali luoghi. Il meccanismo telegrafo di Chappe era molto semplice e geniale: in pratica su questi edifici c’era un dispositivo che a seconda della disposizione di tre grandi pale significava una lettera. Così grazie ad alcune vedette, in comunicazione visiva attraverso il binocolo, da Palermo a Napoli e in tutto lo Stato delle Due Sicilie era possibile comunicare in tempo reale. Un'associazione di Calvi Risorta in provincia di Caserta, l'Archeoclub ha analizzato le varie coordinate ed è andata alla ricerca del telegrafo caleno, scoprendo l’edificio su di un anfratto sulla direttrice Teano – Gaeta. Fino ad ora i resti della struttura, erano ritenuti “delle fortificazioni preromane”. Invece non sono altro che i resti dell’edificio telegrafico borbonico di Chappe.  La prima rete di comunicazioni utilizzata per scambiare messaggi in un’intera nazione è stata creata alla fine del 1700 in Francia grazie all’ingegno di Claude Chappe. La rete era formata da telegrafi ottici posizionati su colline, torri, campanile che consentivano di passare messaggi a cascata da un punto al successivo, che a sua volta rimandava al successivo. I telegrafi erano distanti circa 10-20 km e dovevano essere visibili a due a due. In caso di nebbia o di oscurità il servizio si interrompeva. Il telegrafo era costituito da un braccio orizzontale (regolatore) lungo 4m, agli estremi 2 braccio più piccoli (indicatori) lunghi circa 2m, (con contrappesi). Tutto era sostenuto da un palo di almeno 4,5m e posto in cima all’altura. Regolatori ed indicatori erano di colore nero per avere più contrasto nel cielo . Nel 1791 Claude Chappe ed i suoi fratelli iniziarono esperimenti per poter comunicare a distanza in maniera veloce. Dopo diversi esperimenti e proposte, nel 1793 la Repubblica Francese approvò e finanziò l’istituzione di una rete di 15 stazioni tra Parigi e Lille (190 Km a nord al confine con l’impero austriaco) La rete era costituita da telegrafi ottici collegati a vista, all’interno della torre dimoravano due operatori con binocolo che seguivano le procedure di comunicazione. La rete cominciò a funzionare il 15 agosto 1794 e fu adottata dal Regno delle Due Sicilie.
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