2 Giugno festa della Repubblica italiana, nel 1946 le donne al voto per l 'elezione dei deputati dell' Assemblea Costituente.

(Maria Grazia Capanna) Sono trascorsi settantotto anni dal decreto del 10 Marzo 1946, quel decreto che permise alle donne con almeno venticinque anni di età di poter eleggere ed essere elette alle prime elezioni amministrative del dopoguerra. Eppure , il diritto al voto della donna è stato frutto di tante battaglie
cominciate nella seconda metà dell' Ottocento con fortune e fasi alterne, prima del grande oscurantismo dell 'epoca fascista. Durante la dominazione austriaca,le donne benestanti ed amministratrici dei loro beni ,in Lombardia potevano esprimere una loro preferenza elettorale a livello locale attraverso un tutore ed in alcuni comuni addirittura essere elette cosi come nel Granducato di Toscana e in Veneto. Dopo l unità d' Italia la situazione peggioro' decisamente, soprattutto al Sud dove la estrema arretratezza diede per scontato la non partecipazione alla vita politica . Fu così, che all indomani dell' Unità,le donne lombarde definendosi con audacia, " cittadine italiane" portarono alla Camera una petizione mediante la quale rivendicarono il diritto al voto . A nulla servirono i vari disegni di legge, per estendere il suffragio delle donne , il Ministro allora, Zanardelli definì: l impegno civile e politico in antitesi con quello femminile che da sempre era relegato alla famiglia .
Tra le varie donne che si sono battute ,Anna Kuliscioff socialista , schierandosi a favore del diritto al voto per le donne purtuttavia non ottenendo risultati. Così come don Luigi Sturzo che per tale causa entro in una feroce opposizione con all'epoca Papa Pio X. Solo la legge Sacchi , aprì una uguaglianza di genere mediante la quale le donne poterono svolgere tutte le professioni . Ma l arrivo del Fascismo fece regredire la donna in fatto di diritti in generale e pertanto anche di suffragio. Nel 1926 Mussolini con la riforma podestarile escluse le donne non solo dalla vita politica, ma anche da molte professioni. Solo col decreto De Gasperi Togliatti finalmente si estese il diritto al voto alle donne il 2 Giugno del 1946 votarono per l elezioni dei deputati dell' Assemblea Costituente. Ho voluto precisare un ricordo storico , importante che ha segnato un traguardo per la figura femminile in ambito sociale . Ancora oggi ci sono ambiti in cui la figura femminile e' osteggiata , un retaggio culturale ed uno strascico di arretratezza legata in particolar modo al Sud , nonostante in questi lunghi anni la donna ha dimostrato pur essendo madre o non di aver capacità e talento . Pertanto e' doveroso che noi tutti ricordiamo alle nuove generazioni spesso assorbite dai social e da una vita virtuale talvolta limitante che c'è chi per affrancare i nostri diritti ha sacrificato e speso nel proprio lavoro ed opere la propria vita . Dedico questo pensiero alle donne che hanno fatto la storia per la libertà civile e la democrazia.

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