Sparanise. Perché abbiamo deposto le corone di alloro ai monumenti il 24 aprile.

(Paolo Mesolella) SPARANISE In ricordo della festività istituzionale della Liberazione della nostra Repubblica una rappresentanza dell’ Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Sparanise si è recata in Piazza Giovanni XXIII e ha deposto due corone di alloro ai monumenti
dedicati ai caduti di Sparanise durante il primo ed il secondo conflitto mondiale . Erano presenti il Presidente onorario dell' Associazione Reduci e Combattenti di Sparanise, prof. Megna, il Presidente della sezione sparanisana attualmente in carica Pietro De Felice e la signorina Maria Grazia Capanna, nipote di uno dei tanti concittadini caduti nel secondo conflitto mondiale nel 1943. Maria Grazia Capanna ha lasciato la sua testimonianza: “E’ doveroso per me precisare che abbiamo anticipato la deposizione delle Corone in data 24 aprile volutamente. Il 22 aprile del 1946 infatti, il Governo Provvisorio italiano guidato da Alcide de Gasperi con un apposito decreto stabilì che il 25 aprile da sarebbe stata una " festa nazionale ". Ma mi preme ricordare che nel 1943 gli Americani sbarcarono in Sicilia e l’ Italia si divise in due: gli alleati Americani al Sud e la Repubblica di Salo ', di un Mussolini ormai agli ultimi giorni di libertà, il Lombardia . L' Italia venne liberata solo nel 1945 con complesse operazioni militari Americane e guerriglie sanguinose da parte degli Alleati.
L’alleanza tra l’esercito e le Brigate partigiane per la Resistenza contro la Germania Nazista fu formalizzata solo il 29 aprile quando venne firmata la resa di Caserta con un documento che attesta il termine della campagna di guerra con i tedeschi in Italia e la resa incondizionata dei soldati di Salo'. Solo il 2 maggio 1945 però il documento diventò efficace. Mi è sembrato giusto precisarlo perché la Liberazione dall’ oppressione nazista si è potuta attuare grazie al contributo di diverse forze e in tempi non cosi brevi . Quello che mi preme ricordare e' un messaggio la mistica casertana Maria Valtorta che in una visione della Madonna fu sollecitata ad incontrare il Duce e riferirgli che se avesse trascinato l? Italia in un secondo conflitto mondiale nel quale sarebbero morte molte persone lui stesso avrebbe perso la vita. Il Duce inviò sua sorella al colloquio con la Valtorta manifestando così il suo disinteresse per le parole della Madonna che utilizzò una donna casertana come veggente profetica e proprio a Caserta avvenne la ratifica della Liberazione definitiva dall oppressione nazista. Il messaggio della fede è da sempre un messaggio di perseveranza cosi come l’amore è l’ unica soluzione alla trasmutazione del male, pertanto siamo chiamati tutti, ogni giorno, a lottare contro il potere delle tenebre: e' nostro dovere cooperare e la storia ce lo insegna . Ringrazio l’ associazione, il prof. Megna ed il caro Presidente de Felice mio fedele accompagnatore in questo viaggio che non sarà una battaglia contro i mulini a vento ma solo un viaggio di speranza e fiducia quotidiano intriso di buona volontà”.

Commenti

  1. Grazie Grazie Grazie Maria.Grazia a te e il Carissmo.Preside Paolo Paolo Mesolella Noi Amiamo Ricordare Con Amore Chi Si e Sacrificato Per Noi e Morto Per Noi e a Onorato L'italia GRAZIE A TUTTI QUESTI NONNI CHE NOI SIAMO VUSSUTI PIU DI 70 ANNI IN GRAZIE DI DIO VIVA L'ITALIA CIAOOO

    RispondiElimina

Posta un commento