Caserta. L’Esposizione Internazionale di Arte Contemporanea del Premio Vanvitelli

Si è tenuto lo scorso 25 ottobre 2025 presso l’Archivio di Stato di Caserta (Palazzo Reale) il finissage della Esposizione di Arte Internazionale “La mia Poesia”, curata dall'artista Claudia Mazzitelli, in qualità di Responsabile del Settore Arti Visive del Premio Internazionale Luigi Vanvitelli, la vetrina artistico-letteraria fondata da Maria Pia Dell'Omo e Antonio Dentice d'Accadía. Dieci gli artisti italiani ed esteri invitati dal Comitato di Organizzazione. Il pubblico ha goduto delle opere a partire dal 14 ottobre, giornata del partecipatissimo vernissage, impreziosito dalla presentazione del critico d’arte Flavio Quarantotto. Raccontano gli organizzatori: “La scelta di integrare una sezione di Arti Visive all’interno di un Premio letterario significa creare un dialogo tra parola e immagine, tra racconto e visione, con l'intento di dare forma all’esperienza umana attraverso linguaggi complementari. Il voto del pubblico dal vivo aggiunge un valore speciale a questo processo: trasforma l’Arte in un’esperienza condivisa e partecipata. Il fatto che abbiano votato persone di tutte le età, dai ragazzi delle scuole agli adulti, restituisce un’immagine viva della comunità, capace di confrontarsi, scegliere e riconoscere la forza comunicativa delle opere. In questo modo il Premio non si limita a celebrare il talento, ma diventa un luogo di incontro tra generazioni, sensibilità e linguaggi”. Claudia Mazzitelli ha dichiarato: “Questa prima esperienza artistica, inserita nel prestigioso contesto del Premio Internazionale Luigi Vanvitelli, è stata promossa volutamente in sintonia con il pensiero del Prof. Angelo Calabrese, avvicinando opportunamente Arte e Poesia già nella scelta del concept, tratto da un saggio in cui egli afferma che: «l’Arte, in quanto tale, deve elevarsi a Poesia». Gli artisti partecipanti, tutti professionisti affermati sulla scena contemporanea internazionale, hanno concepito opere tecnicamente avanzate, in armonia con l’interpretazione del tema e gli studi creativi intrapresi. L’esposizione si è rivelata vetrina culturale simbiotica ed innovativa, destinata ad abbattere le frontiere per fornire un panorama del sapere più ampio, variegato e rilevante”. A stregare il pubblico casertano è stato l’artista Bluer con l’installazione intitolata il “Volo”, realizzata con elementi organici raccolti in natura, inseriti nel plexiglass trasparente e luminoso. Nel suo intervento critico Flavio Quarantotto ha interpretato l’opera di Bluer, sottolineando che “La luce che attraversa il parallelepipedo trasparente mostra gli oggetti imprigionati ancora in volo, e vivi. La dinamicità della vita viene così mantenuta anche dopo la morte di quelle farfalle. L'armonia delle loro forme e l'eleganza del loro muoversi, così fissata, dura in un tempo senza fuga e senza fine. L 'affrancamento dalla morte delle farfalle è “redenzione” promessa a tutti, uomini e cose, nei “tempi nuovi”, a cui l'uomo aspira nella consapevolezza della sua temporaneità. Ne è testimone la luce, qui sottratta alla vicenda delle albe e tramonti, e che è essa stessa principio di vita …”. Nella sala espositiva, con il trittico “Il Volo “ sono state esposte le opere dell’artista cipriota Stavros Antonopoulos “Untitled No 3”; dell’artista venezuelano Gustavo Maestre “L’egoismo umano salta sempre fuori”; dell’artista peruviana Mia Morena “Mamà Pàjaro”; dell’artista giapponese Shikama Koziro “Simbolo dell’esistenza n.16”; dell’artista greca Stella Kukulaki “Foucault’s Pendulum”; degli artisti italiani Alfredo Avagliano “Conceptio”, Carlo De Meo “Lacrime e Giocoliere”, Ignazio Fresu “Quel che resta” e l’installazione della curatrice Claudia Mazzitelli, “Il Viaggio della Parola” (opera non in concorso). Da quest’anno è stata conferita, per la prima volta, anche la "la Stella dell'Histoire Femme", per l’eccellenza al femminile, ad opera della Mazzitelli, da anni impegnata sul tema. La stella va alle donne eccellenti e in quest’esordio è stata scelta Fortunata Manzi, Direttrice dell’Archivio di Stato di Caserta, in virtù dell’importante opera svolta nel rendere l’Archivio sempre più aperto e presente sul territorio, coniugando divulgazione storico-scientifica e iniziative culturali. 605.2 KB

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