Primo Maggio. I pellegrinaggi e la statua di San Michele mutilata

Molto diffusi nelle zone rupestri dei pre Appennini campani, i pellegrinaggi a cappelle votive o piccoli monasteri, oggi disabitati. É il caso dei monti trebulani. Su due eremi quello interno che affaccia sulla piana della Ferrarelle e quella Tirrenica sulla piana Campana, si trovano due luoghi di meditazione. La cappella della madonna Fratejanni si deve a un frate che celebrava messa per una comunita' di carbonai a 900 metri risalente a fine 1700.
La statua di Cristo Redentore si trova in un piccolo monastero, ora non piu' abitato, di monaci benedettini. É anche diffusissimo nelle grotte carsiche della zona, il culto di San Michele.
La statuetta di San Michele con un braccio 'fasciato' e mancante della spada si trova sul sentiero che da Croce di Rocchetta porta all'eremo di San Salvatore. Nelle altre foto sotto la nuvola si nota il monte del vulcano spento di Roccamonfina. Dall'altra, scattata dal versante Tirrenico, si notano a destra i monti del Massico (Mondragone) e sotto la cittadina di Calvi Risorta. Infine quel che resta di un antico dipinto rupestre sempre nei pressi della grotta di San Michele.

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